La storia della nostra casa

La storia della nostra casa

All’interno di questi articoli andremo a scoprire insieme la storia e i valori che contraddistinguono Artecasa, uniti a qualche curiosità del settore. Per noi aprirsi con trasparenza nei confronti dell’utente è importante per porre le basi di un sano rapporto di fiducia reciproca.

Stay tuned!

Dalle grotte ai grattacieli: Dove nasce l’esigenza dell’uomo di costruire?

La storia dell’architettura abitativa, comunemente chiamata casa, è antecedente alla storia dell’umanità stessa. La costruzione iniziò a svilupparsi nel sistema primitivo, quando l’uomo iniziò a sentire l’esigenza di rifugiarsi dagli elementi naturali: pioggia, vento, neve, calore e anche a fuggire dagli animali predatori. 

I primi uomini erano nomadi e si rifugiavano nelle caverne, piccole depressioni nella roccia dove le pelli degli animali uccisi fungevano da porta. In seguito apparvero strutture elevate con costruzione di legno chiamate capanne su palafitte, le cui pareti erano rami e ramoscelli. Per le costruzioni primitive si usavano i materiali più semplici: argilla, vite, canna, legno e pietra naturale. Niente di tutto questo era destinato a perdurare nel tempo, l’utilizzo di questi materiali non era consono alla creazione di un’abitazione che potesse diventare permanente.

Dalla capanna mobile alla casa sedimentare

Nel neolitico si dedicarono all’agricoltura iniziarono a migliorare le abitazioni permanenti, creare insediamenti e poi città. Fino ad arrivare poi nel medioevo con la costruzione di grandi progetti edilizi come fortificazioni, castelli e cattedrali. Divenne necessario erigere mura e strutture difensive, che a loro volta diedero impulso allo sviluppo dell’architettura.

In epoca romanica nasce un tipo di casa urbana residenziale, la cui struttura fondamentale è rimasta pressoché invariata per tutto il Medioevo nei diversi stati europei. Si tratta di case in pietra con negozi o laboratori al piano terra e abitazioni ai piani successivi.

L’architettura rinascimentale veniva sviluppata da un architetto, che era spesso un pittore o scultore, con poca conoscenza della tecnologia costruttiva ma una buona comprensione delle regole del design classico. Gli artigiani medievali affrontavano un problema con una soluzione tecnica in mente, gli architetti del Rinascimento iniziavano a pensare a come doveva apparire il prodotto finale e poi a cercare un modo per farlo funzionare.

La scienza e la rivoluzione industriale

Nel diciassettesimo secolo nacque la scienza moderna, che ebbe un enorme impatto sulla costruzione di edifici nei secoli successivi. Le strutture del XVII secolo si basavano molto sull’esperienza, sulle regole empiriche e sull’uso di modelli in scala. La maggior parte degli edifici era costituita da superfici in muratura a copertura di macerie.

La Rivoluzione Industriale ha portato ad un aumento delle dimensioni delle città, del ritmo e del numero di costruzioni. Architetti e ingegneri sono diventati sempre più professionali in quanto la scienza sperimentale e i metodi matematici divennero sempre più sofisticati e applicati nella costruzione.

Costruzione moderna: l’esigenza di una casa oggi

Con lo sviluppo dell’architettura edile e delle costruzioni in generale, iniziarono a essere applicate tecnologie completamente nuove.  La storia della costruzione si sviluppa nel tempo secondo diverse tendenze, scandite da diversi principi cardine: la durabilità dei materiali utilizzati, l’aumento di altezza e luce, il grado di controllo dell’ambiente interno e, infine, l’energia disponibile per il processo di costruzione.

La casa oggi è diventata uno dei modi più efficaci che abbiamo di esprimere la nostra intimità. Spesso pensiamo che il cambiamento dipenda solo da noi. Crediamo che il raggiungimento di un obiettivo significhi cambiare noi stessi e ciò che pensiamo. Questo è sicuramente vero, ma non basta. A volte ignoriamo il fatto che l’ottimizzazione del nostro ambiente può avere un grande impatto sulle nostre azioni e sulle nostre scelte.

I luoghi in cui viviamo e lavoriamo hanno un’enorme influenza sui nostri comportamenti, ma spesso sottovalutiamo questo aspetto. Oggi questo ambiente si chiama casa e che tu viva da solo o condivida il tuo spazio vitale con la tua famiglia rimane una parte importante della tua identità. Una casa, la nostra casa, uno dei pochi posti dove possiamo toglierci di dosso i vestiti, i pensieri, ansie e insicurezze. Siamo soli nella nostra intimità, nessuno ci osserva, possiamo liberarci di ogni sguardo altrui. Nessuno ci può giudicare.

Scoprire la propria intimità: la missione di Artecasa

Qualche anno fa Melissa e suo papà hanno voluto mettersi ad ascoltare l’esigenza sociale delle persone di sentirsi rappresentati all’interno di un edificio. L’attività nata circa venticinque anni fa operava inizialmente come fornitore per imprese edili. Ma con il passare degli anni e con una crescente specializzazione nel settore edile i membri dello staff sono stati in grado di progettare e realizzare ristrutturazioni private. Melissa è stata affiancata da suo marito Massimo e 15 anni fa hanno fondato insieme Artecasa, un’azienda a conduzione familiare.

La missione principale dell’attività è quella di seguire i clienti dalla progettazione alla realizzazione pratica del servizio, grazie alla collaborazione di muratori, elettricisti, idraulici qualificati e dotati di tutte le certificazioni necessarie. Fare in modo che il cliente si senta a proprio agio nel suo ambiente è la priorità per Artecasa. L’azienda infatti segue passo per passo l’utente anche dopo aver concluso le vendite delle materie prime per assicurarsene.

Non dobbiamo dimenticarci dell’importanza dello spazio interiore, il più profondo da “abitare”, cioè l’abilità di trovare una casa in noi stessi e saperla arredarla con la consapevolezza e il silenzio. Quel silenzio e momenti di solitudine che sono spazi vuoti, pieni di un risanamento interiore e di educazione al desiderio. Solo così potremmo avere una casa sempre alla portata dei nostri sogni.