Parquet bamboo: Una scelta consapevole

Parquet bamboo: Una scelta consapevole

Dissesto idrogeologico, effetto Serra, impoverimento della biodiversità sono solo alcune delle conseguenze causate dalla distruzione delle foreste da parte dell’uomo. Ogni minuto nel mondo vengono abbattute foreste per l’equivalente di 50 campi da calcio. E’ nostro compito proteggere questa meravigliosa risorsa e possiamo farlo attraverso scelte consapevoli.

Una soluzione ecosostenibile possono essere le foreste di bambù e  in questo articolo scopriremo perché.

Il bamboo: cos’è, come cresce e dove

Il bamboo è una pianta sempreverde e molto vigorosa . Quest’ultimo si propaga nell’ambiente attraverso una rete sotterranea di radici dalle quali escono in modo costante nuovi germogli. Il germoglio raggiunge il massimo dell’altezza e dello spessore in una singola stagione (3 o 4 mesi). Per i  3-4 anni successivi si indurisce e cresce in densità.

I culmi di Mao bambù vengono raccolti intorno al quarto-quinto anno di vita, quando hanno raggiunto il contenuto ottimale di lignina e cellulosa e sono pertanto molto simili al legno. Dal sesto anno in poi la pianta può venire attaccata da funghi e muffe che penetrano nella polpa e ne determinano la decomposizione Una volta tagliato, il culmo non ricresce più, ma continuano a crescere o spuntano dal terreno i culmi nuovi in un ciclo di continua riproduzione della foresta.

Differenze tra legno tradizionale e bamboo:

  • Le montagne ricoperte di bamboo non sono mai devastate dalla deforestazione ma rimangono sempre intatte. Il taglio annuale della foresta è nell’ordine di circa il 20%. Non è quindi possibile tagliare da zero un’intera coltivazione di bamboo come invece accade per le foreste tradizionali di legno.
  • Il terreno sottostante il bambuseto è colonizzato per una profondità che varia da 70 a 100 cm da una vera e propria struttura sotterranea di radici rizomatose tutte collegate e compatte. Questo determina un’ottima tenuta del sottosuolo in caso di terremoti o nubifragi prevenendo così l’erosione del suolo.
  • Il bamboo è un purificatore del suolo: ha la capacità di pulire e rigenerare l’ambiente in cui si trova.
  • Attraverso la fotosintesi, le piante assorbono l’anidride carbonica (CO2) e la convertono in glucosio e ossigeno. La CO2 viene immagazzinata nel materiale per tutto il ciclo di vita del prodotto e anche più a lungo nel caso di riciclo. A causa della rapida crescita il bamboo mmagazzina molta più CO2 rispetto alle altre specie di legno.

La scelta di Artecasa: il Parquet bamboo

Qui da Artecasa troverai il pavimento in bambù che oltre ad essere il pavimento più ecologico ha grande a flessibilità, leggerezza e resistenza dovuta alla pianta da cui deriva. Inoltre non bisogna tralasciare l’aspetto visivo di grande impatto e raffinatezza. Sono molto durevoli e questo ha a che fare, tra l’altro, con la sua durezza. L’indice di durezza è di gran lunga superiore a quello di legni come il faggio, il pino o il ciliegio.

Senza dubbio leggerete questa affermazione anche con altre pavimentazioni: resistenti all’usura, con finiture e colori durevoli. Ma tutti i materiali si scoloriscono e usurano sotto l’influenza dei raggi UV, del calpestio e di altre forme di utilizzo. Il grande vantaggio del bamboo è la facilità con cui si può ripristinare, qualora i segni diventassero troppo visibili. Pavimenti in laminato o PVC, non possono essere ripristinati e devono essere sostituiti. Un parquet in bamboo può essere levigato e rinnovato da un professionista e tornare come nuovo.  Rispetto al legno, inoltre, servono temperature altissime per innescare le fiamme.

Un altro pregio del parquet in bamboo è che non si macchia né si brucia. Grazia alla minima dimensione dei pori, il pavimento in bambù è molto più resistente all’acqua dei pavimenti in legno e in laminato. Il pavimento in bambù è da relativamente poco tempo sul mercato ma, in breve, è diventato un pavimento molto utilizzato per gli ambienti domestici.

Ti aspettiamo qui da Artecasa per fare una scelta consapevole e funzionale insieme!